Ciao Elio!

Ciao Elio, hai sempre fatto molto presto ad affrontare e risolvere i problemi; anche questo, l’ultimo tuo viaggio a Montecarlo. Ti sei sbrigato, pochi giorni e…. via!!
La notizia mi ha raggiunto in viaggio e subito una ondata di ricordi.
Elio neo diplomato ISEF e subito insegnante. Gli bastarono gli allievi delle sue classi per vincere gli Studenteschi di atletica di Torino. Poi allenatore e subito i suoi atleti ed atlete raggiunsero la maglia azzurra.
Naturalmente fu grande il suo rapporto con Primo Nebiolo e quindi col CUS Torino.
Docente all’ISEF, allora il più vicino a Genova, ho conosciuto decine di suoi allievi, in tutti e tutte ha lasciato il segno, un ricordo molto forte. E poi la sua laurea in Francia ed il giro vorticoso mai esaurito di Convegni e Lezioni.
Più di trenta anni fa Primo affidò a me neo consigliere federale l’incarico di presentare il progetto da affidare a Elio Locatelli. Non scrissi quasi niente, fece tutto Lui e me lo raccontò in un appartamentino di Limone Piemonte durante le vacanze di Natale ’87.
Fu un grande CT . Il suo incarico durò solo sette anni e avrebbe potuto farlo almeno per altri 10 . Ma da uomo libero, fedele a Primo ed agli ideali dello sport universitario scese in campo per sostenere il candidato del Cusi, Adriano Rossi, contrapposto al successore di Primo. Perdemmo 49 a 51 ed Elio fu escluso. Dopo pochi mesi Nebiolo gli affidò uno dei progetti tecnici più importanti della IAAF.
Nel 2016 a 73 anni Giomi lo riportò nel suo naturale ruolo di CT. Nel 2017 il Cusi ,in vista delle Universiadi di Taipei, lo avvicinò ed Elio, con entusiasmo:”Tranquilli, il Cusi è la mia famiglia, alla squadra ci penso io”. Ritornammo a vincere medaglie importanti. Così come è accaduto a luglio a Napoli. Il nuovo CT della FIDAL, Antonio La Torre, lo confermò al vertice tecnico della squadra di atletica. Di questa ultima esperienza con noi Elio era solito ripetere che aveva ritrovato nel nostro ambito quelle caratteristiche che sono le premesse per ottenere i successi auspicati, serenità e serietà, competenza e organizzazione, tanti giudizi positivi. Con noi, come al solito, ha dato il massimo e riconoscendogli tante doti, lo abbiamo assecondato con reciproche soddisfazioni.
Avevamo anche programmato in questi ultimi giorni un futuro insieme, ancora più legato al nostro mondo. Avevo ipotizzato un suo ruolo nelle Universiadi invernali, sapendo bene che nel pattinaggio in pista lunga Elio aveva colto, come atleta, risultati importanti partecipando anche alle Olimpiadi invernali. Avevo detto ad Antonio Dima già presidente:”Voglio chiudere la carriera internazionale assieme a Elio e per l’attività nazionale del futuro mi farò aiutare da lui a finire di formare i giovani su cui punteremo.” Non so se ce la farò da solo, ma se i risultati saranno soddisfacenti, sarà anche un po’ merito suo.
Grazie caro amico.

Mauro Nasciuti

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