Cus Cagliari, settant’anni di cultura sportiva

Sette decadi di sfide, progetti, idee al servizio dell’ateneo e del capoluogo. La partecipazione della ministra Valeria Fedeli, del presidente del CUSI, Lorenzo Lentini, dei vertici della Giunte regionale e dell’ateneo

Mario Frongia

Un brindisi composto, concreto, volto al futuro. Il Centro sportivo universitario dell’ateneo di Cagliari ha spento settanta candeline e brindato con le massime cariche istituzionali locali e nazionali. Marco Meloni, presidente del sodalizio, taglia corto: poche chiacchiere e via con l’inaugurazione della sala studi e lettura per gli studenti.

Cinquanta postazioni, un concetto che sposa attività sportive e preparazione agli esami, concentrazione e relax. Applausi, foto, commenti col segno più. In prima fila, la ministra per l’Università, Valeria Fedeli, il numero uno del CUSI, Lorenzo Lentini, il presidente nazionale della Federtennis e componente della Giunta del Coni, Angelo Binaghi. Ma all’evento hanno preso parte anche il rettore e i pro rettori dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, Francesco Mola, Micaela Morelli e Chiara di Guardo, il segretario generale e il consigliere del CUSI, Antonio Dima e Gianni Ippolito, il procuratore federale CUSI e procuratore aggiunto al tribunale del capoluogo regionale, Paolo De Angelis, il presidente della Giunta isolana Francesco Pigliaru, il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda. A dirla tutta, un parterre di alto profilo. Attento nel capire obiettivi, scommesse e posta in gioco. Al CUS marciano credibili e compatti. “L’obiettivo? Diventare un soggetto centrale nella cultura e nella pratica dello sport e del benessere fisico per l’intera cittadinanza. Ma pensiamo anche allo studente-sportivo. Ovvero, vorremmo attuare concretamente e con progetti e finanziamenti specifici, l’idea che – ha spiegato Marco Meloni – si possa essere atleti di vertice e al contempo buoni studenti universitari”. Insomma, una serata nel segno di una storia nata nel 1947, con i premi dedicati ad atleti, tecnici e dirigenti del passato. Ma soprattutto, se si parla di presidenti, l’abbraccio a Stefano e Nicola, figli di Andrea Arrica e Leonardo Coaina. Il primo, nel dopoguerra è stato tra i fondatori del CUS Cagliari.
Coiana ha guidato il CUSI con mano ferma e seguito con particolare attenzione le vicende del centro universitario della sua città. In breve, figure imprescindibili. Per lungimiranza, esperienza, intuito.
Non a caso Lorenzo Lentini, si è stretto a Stefano a Nicola, che per un anno hanno guidato il CUS da presidente e consigliere. “Provo un’emozione particolare, mi trovo in un ambiente e con amici che da sempre mi fanno sentire a come fossi a casa.
Il CUS Cagliari – ha rimarcato l’avvocato Lentini – ha storie, tradizioni, buone pratiche ed esperienze scolpite nel tempo. Per ricordare Andrea Arrica, ma soprattutto, Lilli Coiana, non servono troppe parole. Hanno lasciato un’eredità, indicazioni, progetti di alto pregio e noi proseguiamo in continuità, anche etica, per sviluppare e rafforzare le buone pratiche sportive in ambito universitario”. Ma non solo. Il presidente della mamma dei Centri sportivi universitari italiani, è andato oltre: “Il progetto che punta ad associare,. Sul modello dei processi formativi avanzati dei campus anglosassoni, studio, lezioni con la pratica sportiva, anche di vertice, ci trova particolarmente concordi”.
Tra la stretta di mano ad Angelo Binaghi, tennista e sportivo più premiato nei settant’anni del CUS Cagliari tra Campionati nazionali universitari e Universiadi, e l’emozionante abbraccio a Stefano Arrica e Nicola Coiana, il presidente del CUSI ha rilanciato: “Con soddisfazione, ci complimentiamo con Marco Meloni e la sua squadra per il lavoro che sta perseguendo.
La presenza della ministra e della massime cariche della Sardegna sono un segno che va ben oltre gli aspetti protocollari e diplomatici: il CUS ha le carte in regola per poter crescere ancora e segnare altre esaltanti storie di sport”.
Il PalaCus, gremito di trecento tra soci, genitori e allievi, dirigenti, allenatori e genitori delle scuole del settore giovanile del campus di Sa Duchessa, è esploso in un applauso. Riconoscimenti, carrellate fotografiche, filmati.
La cerimonia è proseguita tra le slide di bilancio e propositi, rimarcati da Marco Meloni, i numeri positivi e in risalita dell’ateneo in ambito nazionale, scanditi con forza dalla professoressa Del Zompo, le parole al miele della ministra: “Una festa e una partecipazione basata su cultura, sport e formazione. Per me – ha sottolineato Valeria Fedeli – questa giornata vale tanto per diversi punti di vista. L’attenzione del CUS e dell’Università di Cagliari alle esigenze degli studenti, racconta al meglio una filosofia che sposiamo e portiamo avanti con decisione”.  Insomma, un bouquet di pregio. Che ha previsto anche il dibattito su prevenzione e lotta ai tumori col progetto “Sport against cancer”, tornei di calcio, tennis, volley e scherma. Con un motto: “Il tempo corre ma noi siamo più veloci. CUS Cagliari, dal 1947”.

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