16ª Assemblea Federale

È stata Venezia, una città che non finisce mai di stupire per la sua imparagonabile bellezza, ad ospitare la sedicesima edizione dell’Assemblea Federale del CUSI, ed è stato il CUS Venezia ad organizzare con impeccabile capacità l’importante evento annuale.

Sabato 16 giugno, nello splendido Auditorium Santa Margherita, si sono dati appuntamento i Presidenti dei CUS nazionali e i rappresentanti delle maggiori Istituzioni locali e del mondo accademico per fare un resoconto tecnico ed organizzativo delle attività che hanno contraddistinto l’anno passato e per tracciare le linee strategiche, politiche e organizzative per i prossimi mesi e, con un respiro più ampio, per il futuro del complesso ed articolato mondo dello Sport Universitario.

Possiamo dire che si è trattato di un’Assemblea di impegno e di impegni, un susseguirsi di approfondimenti operativi e di forte propensione verso quell’orizzonte più ampio che la contemporaneità esige.

Il tavolo dei relatori non era altro che la conferma dell’importanza dell’evento e della sentita voglia di partecipazione condivisa e propositiva.

Michele Bugliesi, Magnifico Rettore Ca’ Foscari Venezia; Stefano Munarin, Delegato del Rettore IUAV e Consigliere CUS Venezia; Vilberto Stocchi, Magnifico Rettore Università di Urbino e Delegato CRUI; Roberto Fabbricini, Presidente CONI Servizi e Commissario FIGC; e il Presidente del CUSI, Lorenzo Lentini.

Tutti gli interventi,, ottimamente coordinati da Luca Ginetto, Presidente del Panathlon Venezia, hanno tracciato delle traiettorie molto chiare indirizzate univocamente al riconoscimento del valore culturale dello sport universitario e di tutto quanto ad esso riferibile.

Nel suo saluto di benvenuto, il Rettore Michele Bugliesi non si è limitato a fare solo da padrone di casa, ma ha con chiarezza e determinazione rappresentato a tutti i presenti, l’impegno convinto con cui l’Università che presiede guarda allo sport a ai significati.

Un intervento di programma e di prospettiva, lontano da formalismi e ridondanti affermazioni spesso di circostanza. Di uguale tenore l’intervento di Stefano Munarin. Attento nel raccontare l’impegno del suo Istituto, ha soprattutto posto in evidenza le azioni e tutte le iniziative che nei prossimi mesi e nei prossimi anni verranno poste in essere per una sempre più partecipata vito sportiva all’interno degli atenei.

La CRUI è stata rappresentata da Vilberto Stocchi, il quale ha impresso un marchio ancora più serrato sul significato di collaborazione tra l’organismo di cui è protagonista e la sfera del CUSI. In questo caso si è trattato di delineare orizzonti ancora più ampi e vigili di fronte alle mutevoli esigenze del contesto sportivo universitario.

Come sempre, particolarmente sentito e “caldo” l’intervento di Roberto Fabbricini. Dei suoi impegnativi incarichi professionali, sappiamo bene: Presidente di CONI Servizi, Commissario della FIGC. Ma Fabbricini è da sempre vicino al CUSI, e l’applauso sincero che gli è stato tributato quando ha affermato: oggi sono qui con la giacca del CUSI, è stato molto più che meritato.

Nel corso dei lavori è stato particolarmente significativo l’intervento di Luisa De Paola, dirigente del MIUR e da sempre attenta alle dinamiche del movimento sportivo universitario. Un intervento volto a cementare ulteriormente lo stretto rapporto di collaborazione tra le Istituzioni e con un occhio teso sviluppare sempre di più quel portato sinergico determinante per la buona riuscita dei progetti di crescita.

All’appuntamento non ha voluto mancare il Comune di Venezia e la presenza di Ermelinda Damiano, Presidente Consiglio Comunale Venezia, è stata la prova di quanto il Governo della città sia vicino al CUS Venezia e a tutte le ragioni dello sport accademico.

È piaciuto l’intervento del Magnifico Rettore dell’Università della Calabria, Gino Mirocle Cresci. Con l’orgoglio di chi ha piena consapevolezza del proprio impegno e di chi vede realizzati i programmi che da progetti si fanno realtà, il Rettore ha stigmatizzato quanto fatto nell’Ateneo che presiede ponendolo su un livello di eccellenza assoluta in quanto a capacità di valorizzazione dello sport volto ai propri studenti. Con un fare quasi affettuoso, ha accarezzato quella visione, presente nell’immaginario collettivo, dei Campus americani come modello di riferimento. Ma ci piace pensare che l’Università della Calabria non abbia bisogno di paragonarsi ad altri se non a se stessa.

Ed infine, La Relazione Tecnico Morale del Presidente Lorenzo Lentini. Una relazione, al solito, di alto respiro e di prospettiva. Un modo di rapportarsi con i temi mai scontato e mai di circostanza. Anche di fronte agli argomenti più spinosi. La capacità del Presidente di captare il domani, unita alla a volte ditirambica articolazione dialettica, restituiscono sempre elementi di riflessione e valutazione che vanno ben al di là della mera esposizione di un obbligo statutario.

Sottolineare il forte legame tra Sport e Cultura; tra Studio e società, è un passaggio dal sapore antropologico ancorché di forte richiamo a quei processi e integrazione e comunanza condivisa di cui oggi si sente sempre di più il bisogno. E lo sport non può non essere l’architrave di un progetto sempre in continua evoluzione.

Non è mancato, da parte di Lentini, uno sguardo di attesa ma attento, di fronte a quelle che saranno le iniziative che il nuovo Governo del Paese vorrà mettere in campo sul tema dello sport e dello sport universitario in particolare. Al momento, una posizione di fiduciosa attesa, ma, al tempo stesso vigile e consapevole di rappresentare un movimento di assoluto spessore culturale e sociale.

Il Presidente ha rilanciato la necessità di un maggior coordinamento tra i CUS, per dare corpo e testa sempre di più a quella vitalità indispensabile al raggiungimento di grandi obiettivi. Così come di grande spessore è stato il richiamo alla costituzione di un vero e proprio Comitato Scientifico che veda rappresentate le discipline del sapere e la loro capacità di interazione. Ineludibile, oramai, l’elevarsi di una dialettica tra i “saperi” che affondi le sue più elevate intenzioni nella contaminazione virtuosa tra le arti di sempre e le arti del nostro tempo.

La sintesi finale è stata fatta dal Presidente del CUS Venezia, Massimo Zanotto, che con garbo ed elegante meticolosità ha saputo organizzare un evento particolarmente riuscito: nella forma e nella sostanza.  Naturalmente coadiuvato dai suoi validissimi collaboaratori.

Leggi la Relazione del Presidente Lentini

Related posts