ChengDu tricolore

FederCUSI, appuntamento con e per la pace

Rubrica a cura di Mario Frongia

L’accelerata vincente. Primi in Europa e quarti al mondo. Con alle spalle le corazzate India e Polonia. La partecipazione alla 32esima edizione dei Fisu World University Games tenutisi a Chengdu dal 28 luglio all’8 agosto si è chiusa con la medaglia d’oro della pallanuoto. Una sintesi perfetta. In vetta al mondo sportivo-universitario con uno sport di squadra, duro e faticoso. “La nostra Federazione non poteva avere un debutto migliore” ha scandito il segretario generale FederCUSI e vice capo delegazione, Pompeo Leone. L’Italia ha superato le 44 medaglie conquistate alle Universiadi di Napoli 2019. Robetta da nulla! (martedì 8 agosto, 23.10)

Cara Cina ti scrivo. Italia-FederCUSI saluta l’Asia con un record: 56 medaglie, prima in Europa e quarta al mondo. Diciassette sono gli ori, 18 gli argenti, 21 i bronzi. La delegazione azzurra ha chiuso alle spalle dei giganti Cina (178), Giappone (93) e Corea (58). La curiosità? Dalla Corea la distanza in classifica è stata di appena due bronzi. Un risultato epocale. (martedì 8 agosto, 21.40)

Una tela tessuta per bene. Un ottimo viatico in vista del 2024, anno olimpico con gli appuntamenti e i rinnovi elettorali che, in alcuni casi, ridisegneranno amministrazione, gestione, guida e visione dello sport italiano. Intanto FederCUSI, ha fatto per bene i compiti per casa. E da Chengdu, interrogazioni e compiti in classe, è rientrata tra gli applausi. Con performance che non hanno precedenti. “Siamo orgogliosi di questi risultati, testimoniano che lo sport universitario italiano è vivo e cresce di giorno in giorno” le parole del presidente Antonio Dima. (lunedì 7 agosto, 16.45)

Quando la lotta si fa dura. E poi vennero pallavolisti, mezzofondisti, nuotatori, schermidori. E tanti altri, canottieri e pallanuotisti ad esempio. Maschi e femmine. Con il tricolore e la scritta CUSI sul petto. Lontane e lontani da casa e dalla confort zone, con giornate gonfie di umido. Ma belle da vivere. Anche quando il risultato non è quello sperato, dopo che si è sudato per mesi e, forse, anni. Ma rimane quel benefico quotidiano crogiolo di popoli a far vincere tutte e tutti. Sono le Universiadi, bellezza!  (venerdì 4 agosto, 18.20)

Tricolore, che favola! Undici volte. Tanti sono stati nelle ultime 24 ore, gli input per tirar su il verricello con le bandiere. Ciak elettronici, ovviamente. Risuonati, con il Gaudeamus Igitur, in palestre, piscine, bacini d’acqua, piste. Un ordine che ci riguarda, ci fa mettere composti e con lo sguardo alto e fiero. L’inno e i drappi da podio che vengono su. Il verde-bianco-rosso di un’Italia che nello sport universitario vola con FederCUSI. Chengdu battezza una rappresentativa che potrebbe – dita incrociate, please! – nelle ultime due giornate di gara confermarsi prima forza d’Europa e quarta al mondo. Chapeau! (sabato 5 agosto, 22.50)

La storia siamo noi. FederCUSI custodisce e rispetta il passato, ne usa il meglio per gestire il presente e guarda con oculatezza e ottimismo al futuro. In un mondo che cambia la governance lavora per un profilo che sia sempre, oggi e domani, all’altezza dei tempi. E delle esigenze dello sport universitario. Troppo prezioso, per non supportarlo al meglio, il gruppo di 96 ragazze e 91 ragazzi che tengono alto con orgoglio e partecipazione il logo e il tricolore a novemila chilometri da Roma. (giovedì 3 agosto, 14.40)

Tecnologia e sport. Il robotino che fa e offre caffè e cappuccino. Il gilet anti-afa dall’intercapedine con decine di ghiaccioli. I fuochi pirotecnici della cerimonia inaugurale. Cartoline di un paese che marcia a passi mostruosi. Forse, imprevedibili fino a pochi anni orsono. La Cina, tra risorse, un enorme materiale umano e un elenco di note criticità, ha risposto presente alla 31esima Universiade. Si chiamano Chengdu 2021 ma sono in corso un biennio dopo. Causa Covid. Ricordate Wuhan? (mercoledì 2 agosto, 23.40)

Nuoto, che magie! Volti freschi, sguardi fieri, fisico imponente. Una gioventù radiosa e sincera, unita da un comune sentire. E non solo per gli studi, l’allenamento, la musica e lo svago. Sono i ragazzi e le ragazze del nuoto. In Cina, miniera di titoli e medaglie. Protagonisti in una struttura da olimpiade, con il pubblico cinese che strepita. Italia, FederCUSI, nuotatori e nuotatrici che vanno al top. Complimenti. (mercoledì 2 agosto, h 21.45)

Prima per primo. La prima medaglia d’oro: per il nuoto azzurro, per Matteo Lamberti, per la neonata FederCusi, per la spedizione italiana alle 31esime Universiadi made in China. Il gradino più alto del podio – armonizzato efficacemente a bordo vasca dagli architetti cinesi – è arrivata dal nuoto, i 400 stile, da un figlio d’arte, da un gruppo che sprizza mentalità e spirito di sacrificio. Ma, soprattutto, forze ed energie contagiose. Chapeau! (martedì 1 agosto, 23.45)

 

Gaudeamus igitur. Piaccia o meno, c’è poco da filosofeggiare: il mondo tra dieci anni, forse anche prima, sarà nelle mani di questo popolo. Ragazze e ragazzi che, tra un allenamento e una gara, a ChengDu maneggiano il cellulare 18 ore al giorno. Parlano inglese, si scambiano contatti, condividono esami e carriera accademica da atleti di vertice, cercano condivisione. Ridono e scattano selfie. Approccio e modalità? Simili. Dalle scarpe griffate ai pin, passando per un buon toast, un’indigestione di banane e fette di anguria, la play list su Spotify. Sì, al volante del pianeta ci saranno loro. Con dentro i germi della democrazia, si spera, e dei valori basati sul rispetto e sui diritti. (martedì 1 agosto, 22.55)

Impiantistica, il futuro siamo noi. Stadi, piscine, palestre, campi da tennis. Dal campus alle piste, un delirio di strutture ipertecnologiche di fresca realizzazione. La 31esima Universiade brinda al 2.0 e forse più. Trasporti, accomodation, logistica, tutto funziona al meglio. Con qualche sbavatura: la connessione che al villaggio va e viene. Ma per la Fisu, Chengdu è e rimane un’importante pietra miliare. (martedì 1 agosto, h. 9.48)

Benvenuti in Cina. Il suo nome potrebbe essere Li Yuan o Xi. Poco importa. Lui, mani ai fianchi, saluta, chiama, sorride. Ed è quel che conta. Il suo locale è una via di mezzo tra taverna e bisca. Urla, frastuono di piatti, bicchieri. Ma, soprattutto, tanta birra. Tavolate con al centro una sorta di bacinella con l’olio bollente da intingerci gli spiedini. A 200 metri dal Campus, affollato 24 ore su 24. Residenti e universitari assieme. Un ritrovo caratteristico, economico, il top per ospitare le visite delle tante delegazioni “notturne”. (lunedì 31 luglio, h. 23.40)

La macchina del tempo. Lo sport, lavatrice universale. Che mescola, lava, asciuga. Popoli, continenti, persone. L’Universiade, seimila e passa anime provenienti dagli angoli del pianeta. Anche quelli bui, dimenticati, poveri, dilaniati da epidemie, siccità, guerra. Non suoni retorico ma una mensa che accomuna volti ed etnie diverse ma uguali sui campi di gara, è di per sé un piccolo grande successo. (lunedì 31 luglio, h. 10.32)

 

Mamma, spaghetti e… pallone. Saudade, abitudini e sapori di casa. Identici o quasi per italiani, brasiliani, francesi, olandesi e belgi. Ci sarebbero anche argentini, tedeschi e polacchi ma fa niente. Tutti in lacrime: ai giochi internazionali universitari manca il calcio. Assieme al rugby, hanno tolto quello splendido gioco dove corrono in venti e solo due, a parte i falli laterali e l’arbitro, la possono toccare con le mani. Peccato. (domenica 30 luglio, h 23.45)

Palombella tricolore. Vittoria secca, 17-7, con due rigori sul palo e uno parato. Al debutto, Settebello universitario senza sconti. Con i padroni di casa, una Cina mai pericolosa e destinata alla coda del girone. I campioni universitari in carica dalla maestosa piscina da 50 metri – clamorosa bomboniera ipertecnologica in acciaio, cemento e cristallo – sono usciti a testa alta. Applausi per gli azzurri di Daniele Bettini e del portabandiera Edoardo Campopiano. Adesso, l’asticella sale. Suerte! (Sabato 29 Luglio, h 19:15)

Buon appetito. Pollo e maiale in cinquanta varianti. Agnello e anatra pure. Ma anche pesce in umido, gamberi bolliti, sformati e frittate. Più peperoni, patate, salse piccanti, tentativi di spaghetti e pizza, polpette di cipolle, uova sode e fritte, funghi e salsicciotti. Più tonnellate di riso. Idem di melone, anguria, mele e banane. Pane dolce, ciambelline al cioccolato a chiudere il giro. Al risto-campus Chengdu volano migliaia di coperti al giorno no stop. Beverage? Coca, Sprite e Schweppes. Acqua e caffè a volontà. Menu, e area a parte per la comunità di fede musulmana. Benvenuti alla 31esima Universiade. (Sabato 29 Luglio h 14:30)

Made in Feder-Italy. Due ore di musiche, suggestioni, fuochi d’artificio, danze, costumi e acrobazie. La trentunesima edizione delle Universiadi ha avuto il battesimo di uno dei tre uomini più potenti al mondo, Xi Jinping. I giochi cinesi sono in mano a 96 ragazze e 91 griffati FederCusi. Ci sono da difendere 44 podi conquistati a Napoli nel 2019. Da domani si fa sul serio. In bocca al lupo. (venerdì 28, h 22.45)

Parola d’ordine? Sicurezza. Ammesse solo le bandierine 21×12. Sono vietati banner, bandiere e qualsiasi cosa di diverso dai propri indumenti. “Mi raccomando, non scordatevi il badge!” dice Pompeo Leone, vice capo delegazione al briefing pre cerimonia inaugurale. Macchine fotografiche e zaini, esclusi. Contenimento, dicono le autorità locali. Anche se non possono esserci operatori tv e sono consentiti solo i cellulari. Le delegazioni partono in file per cinque sotto le 40 unità, per dieci se superiori. Chendgu, benvenuti in Cina. (venerdì 28, h 9.15)

 

FederCUSI, cin cin. Una storia di valori sportivi e civici. Di alta formazione e cultura al servizio del paese. Al debutto nella massima competizione internazionale riservata agli UNIVERSITARI. FederCUSI cresce, si confronta, ascolta e percepisce il futuro. Cerca di anticipare, capire e rispondere ai quesiti delle nuove generazioni. Quelle che guideranno e governeranno l’Italia. A ChengDu, la festa nella festa sa di molto buono. A ottomila chilometri da Roma. Antonio Dima è soddisfatto. Lo sarebbero anche Primo Nebiolo, Ignazio Lojacono e Leonardo Coiana. (giovedì 27 luglio, h 22.45)

 

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