In Cina il trionfo storico di medaglie e piazzamento nel medagliere della delegazione azzurra è figlio anche del lavoro di un gruppo di giovani che hanno dimostrato in ogni momento di saper mettere nelle condizioni migliori gli staff tecnici e gli studenti atleti.
Dopo un mese dal termine delle Universiadi di Chengdu in cui l’Italia Universitaria ha raggiunto un traguardo storico in termini di partecipazione, di risultati e di piazzamento è tempo di bilanci: 56 medaglie, 17 ori, 18 argenti e 21 bronzi. Un capitolo dello Sport Universitario nazionale che rimarrà nella storia, e di cui, tutti devono sentirsi protagonisti.
Protagonisti anche coloro che non sono mai scesi in campo: la Squadra Organizzativa del Presidente Dima. Giovani, competenti, affiatati. A Chengdu un successo di squadra. Non solo studenti atleti, tecnici e allenatori, che in pista, in pedana o in piscina hanno conquistato medaglie d’oro, d’argento e di bronzo, ma anche dello staff organizzativo di FederCUSI: logistica, rapporti istituzionali e comunicazione.
“Il cambiamento o si influenza o ne si viene travolti. Sono felice del successo degli studenti atleti italiani ma sono ancora più soddisfatto per l’apprezzamento ricevuto dalle Federazioni con cui abbiamo collaborato. In Cina uno staff giovane e preparato, e soprattutto amalgamato, è stato in grado di rispondere alle esigenze dell’intera delegazione e a raccontare i successi dei nostri campioni. Questo è quello che il CONI ci chiede, questo è ciò di cui lo sport ha bisogno: collaborazione e senso di responsabilità. FederCUSI nasce con questa impronta”, sono le parole del Presidente Federale Antonio Dima, a Chengdu Capo Delegazione dell’Italia Universitaria.
