FISU WORLD FORUM 2020

Un appuntamento virtuale dove scambiare idee e buone pratiche per lo sviluppo dello sport universitario.

Tutta online, come ormai è usuale in questo strano quanto storico 2020, la 15° edizione del FISU World Forum, si è “svolta” dal 12 al 16 agosto a Budapest, città designata dagli accordi presi prima dell’inizio della pandemia. Anche quest’anno, la delegazione italiana è stata capitanata da Roberto Rella, Consigliere Federale CUSI. Anche Chiara Coltri, membro del Consiglio Federale CUSI e il giovane Leonardo Coiana, FISU Ambassador per l’Italia hanno partecipato ai lavori.

Al posto dell’evento in presenza, le cinque giornate hanno avuto luogo in un centro virtuale perfettamente ricostruito, con tanto di sale congressi, sala esposizioni e stand per le aziende del settore. Tutto visitabile online dai partecipanti. Seguendo le aspettative, anche quest’anno il FISU World Forum è stato un fondamentale luogo di scambio e interazione attiva tra i suoi partecipanti, che si sono potuti confrontare attraverso una serie di seminari e workshop distribuiti su tre giorni e cinque sessioni interattive svolte in parallelo. Ogni partecipante ha potuto scegliere l’aula virtuale all’interno della quale seguire i lavori ed interagire tramite chat. Un numero limitato di partecipanti, distribuito per delegazione e selezionato con qualche giorno di anticipo, ha anche avuto la possibilità di intervenire in prima persona all’interno dei dibattiti, attivando la propria webcam e il proprio microfono.

Tanti sono stati i temi sui quali il Forum si è concentrato. In particolare, è stata data rilevanza alla tematica “salute e sport universitario”, argomento mai così attuale come in tempi di pandemia globale, a “nuove sfide per gli sport universitari: digitalizzazione, classifiche universitarie, sport universitari in tempo di COVID-19” e a “Inclusione e sport universitario”.

Oltre alle attività principali, il programma ha visto anche la formazione di gruppi di giovani partecipanti, che si sono riuniti per realizzare alcuni progetti da presentare nella giornata finale. Cinque le principali aree di lavoro: FISU Brand, Healty Campus, Giornata internazionale dello sport universitario, il ranking e la digitalizzazione. Su queste, si sono svolti dei workshop paralleli, ai quali hanno partecipato i congressisti a seconda dell’interesse. I rappresentanti italiani si sono concentrati sull’IDUS, International Day of University Sport, razionalizzando le idee proposte dagli altri partecipanti e proponendo quella di poter organizzare un evento su scala nazionale, con l’occasione del 20 settembre, che permetta di valorizzare l’impegno dello sport universitario nel favorire processi di responsabilità sociale e inclusione. La proposta è stata ben accolta da tutti i partecipanti e dagli organizzatori, anche se, per quanto riguarda l’organizzazione, sarà necessario attendere la fine dell’emergenza covid-19.

Particolarmente viva la testimonianza di Leonardo Coiana Junior, studente e giocatore di tennis e nipote dell’indimenticato Presidente del CUSI Leonardo Coiana, che ha raccontato la sua prima esperienza al Forum spiegando che “dall’evento porto a casa un grande bagaglio di nozioni. Mi sento arricchito, ed è stata la prova concreta che partecipando a questo genere di manifestazioni si possa venire a conoscenza di tutte le informazioni necessarie per poter migliorare la situazione dello sport universitario in Italia e nel mondo. Sento di essere cresciuto, non soltanto dal punto di vista culturale, ma anche da quello sportivo e personale”.

L’evento si è concluso con l’annuncio della sede della prossima sede del Fisu World Forum: nel 2022, saranno tutti chiamati a riunirsi in Costa Rica.

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