Intervista al Prof. Gianmaria Palmieri, Magnifico Rettore dell’Università del Molise

“Sport e accademia marciano di pari passo”

Gianmaria Palmieri, rettore dell’Università del Molise, taglia corto: “Percorso ideale per qualsiasi sfida, palestra fondamentale per gestire maturazione, vittorie e soprattutto, sconfitte”

Mario Frongia

Il brindisi ai Campionati primaverili (“Una ricca ventata di freschezza culturale”) e la sottolineatura di un concetto invalicabile: “Lo sport – attacca Gianmaria Palmieri, rettore di UniMol – ha tantissimo a che fare con l’università. Si tratta di due sfere con elementi forti qualificanti e in comune. L’università aiuta a scoprire i propri talenti, pone agli studenti sfide continue, abitua a una sana e intelligente competizione, aiuta ad accettare le sconfitte. Identico il mosaico che offre lo sport: dalla sfida a se stessi al misurarsi con gli altri, al gioire delle vittorie e al saper accettare le sconfitte. Due preziose e indispensabili palestre in cui i giovani imparano a vivere pienamente e a costruire il proprio futuro”. Il professor Palmieri, ordinario di diritto commerciale, si congratula con il presidente del Cusi, Lorenzo Lentini, e con lo staff dei campionati. Poi, l’affondo. “Sono convinto che al mondo universitario italiano occorra l’acquisizione di una maggiore consapevolezza, che superi la retorica, sull’importanza delle pratiche sportive che si accompagnano allo studio. Un sentimento che purtroppo, e lo dico con rammarico, manca e ci tiene dietro altri paesi con  tradizioni differenti. La risposta? Intanto, riferirò sia alla Conferenza dei rettori, sia ai ministri competenti, quali siano state le proficuità degli Universitari tenutisi a Campobasso. I Cnu, fortemente voluti nel nostro territorio dal Cusi, hanno rimarcato la splendida vitalità del mondo giovanile interpretato dagli studenti universitari provenienti da mezza Italia. Le esperienze che hanno vissuto nella nostra meravigliosa terra vanno al di là dei risultati agonistici”. Il rettore scomoda contaminazioni, percorsi, opportunità di crescita. “Penso che la possibilità di intrecciare relazioni personali e umane sia prioritaria e superi qualsiasi confine. Il mondo sportivo universitario italiano, che è anche motore del movimento paralimpico, mette assieme elementi che hanno creato empatia, gioia e soddisfazione nella comunità del  nostro ateneo”. Gianmaria Palmieri stringe mani, posa per le foto di tiro, riceve pacche e abbracci. “Quale canzone rappresenterebbe al meglio i Cnu, il Molise e la nostra università? La colonna sonora di Momenti di gloria”. Dalla musica al consiglio per gli studenti, sportivi o meno: “Portatevi appresso l’Orlando furioso dell’Ariosto: attuale e impattante”.

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