Lo sport universitario è ripartito: il trionfo dei campionati nazionali sulla neve in Val di Zoldo

Comunicato stampa

Oltre 300 atleti in pista per i Cnu/Fis. Brillano gli slalomisti di Cus Bologna, Camerino, Padova, Torino, Verona, Venezia, Padova, I successi di Matilde Minotto, Giorgio Ronchi e Davide Filippi. “L’evento è stato un ottimo segnale, tenutosi in sicurezza e con grande partecipazione” dice il presidente Cusi, Antonio Dima

 

I campioni, tra inclusione e obiettivi. La tre giorni della Val di Zoldo ha visto il successo nello slalom Gigante di Matilde Minotto (Cus Padova). Seconda e terza piazza per Anna Del Fabbro (Cus Venezia) ed Erica Biaggi (Cus Camerino). In campo maschile gradino più alto del podio per Davide Filippi (Cusi Università Ecampus). A seguire, Alessandro Milanesi (Cus Torino) e Matteo Modesti (Cus Bologna). Nello slalom speciale ancora insuperabile Matilde Minotto, con Erica Biaggi alle spalle. Tra i ragazzi trionfo per Giorgio Ronchi (Cus Verona) seguito da Martin Nardelli (Cusi, Università Pegaso) e Federico Vietti (Cusi, Università Aosta). Tra gli stranieri, applausi per la canadese Arianne Forget, che si è aggiudicata le tre prove Fis open, e per lo slalomista Jack Cunningham (GB). Nutrita la partecipazione con al via 80 donne e 230 uomini. E nel gigante sono rimasti fuori trenta partecipanti per raggiunto limite di contingente. Gli atleti hanno mostrato passaporti di ventidue nazioni, dal Kenia a Canada, Hong Kong, Giappone, Nuova Zelanda. Tra le sedici nazioni europee i team più numerosi sono stati quelli britannico, ceco, austriaco e svizzero. Un altro per gol per lo sport universitario e la cura dei dettagli mostrata dagli organizzatori. Ai Cnu invernali – inseriti nel calendario 2021 della Federazione internazionale di sci, gara open – hanno partecipato atleti universitari e non con età comprese tra 17 e 28 anni. Dalla classifica generale è stata estrapolata quella per il titolo di Campione nazionale universitario 2021 per le due specialità. Le gare hanno dato punteggio Fis per il ranking internazionale. I Cnu sono stati organizzati da Cus Venezia con la collaborazione della Fis e dagli sponsor. La Val di Zoldo ski area ha ospitato la manifestazione.

Il Cusi, tra slalom e confronto sportivo e culturale. Se nel pieno di una pandemia c’era un modo per riaprire lo sport universitario, i Campionati nazionali invernali 2021 sono stati un ottimo aperitivo. Da lunedì 22 a mercoledì 24 marzo in Val Zoldana si è svolta la 60^ edizione dei Cnu sulla neve. La manifestazione, inserita nel calendario ufficiale della Fis (International ski federation), è stata organizzata dal Cusi e dal Cus Venezia, grazie anche al contributo del Dipartimento per lo sport. “Il nostro primo appuntamento nazionale di alto livello tecnico dello sport universitario si è svolto in sicurezza con attenzione rigorosa ai protocolli, grazie a un’organizzazione impeccabile, e ha avuto un’ottima partecipazione. Siamo orgogliosi del lavoro degli organizzatori. Con la condivisione e la competenza ci faremo trovare sempre pronti” precisa Antonio Dima, presidente del Cusi.

Gestione e prospettive. “Archiviamo con grande soddisfazione i Cnu organizzati con il Cusi. Risultati sportivi e organizzativi, il record di partecipanti nazionali e stranieri, dicono che siamo sulla strada giusta. Ringrazio per il supporto il Dipartimento sport della presidenza del Consiglio dei ministri, la Regione Veneto e gli operatori della Val di Zoldo, che anche in questo anno difficile sono stati al nostro fianco con competenza e passione. Gli sforzi – ha detto Massimo Zanotto, presidente del Cus Venezia – del nostro staff per curare la manifestazione in sicurezza e nel rispetto delle norme, sono stati ampiamente ripagati e ci auguriamo la possibilità di realizzare una prossima edizione in una situazione migliore”. Per Pompeo Leone, componente di giunta del Cusi, si è trattato di “un segnale importante per la ripartenza dello sport universitario in sicurezza. Questi Cnu hanno assunto un significato notevole, che fa bene alla nostra organizzazione e agli studenti. È stata un’occasione di socializzazione attraverso lo sport con la dimostrazione che, operando con attenzione e competenza, è possibile organizzare una manifestazione di assoluto livello anche in questo momento”.

Roma, 1° aprile 2021

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