Successo per l’evento “Lo sport universitario non vuole barriere: il CUSI c’è”

Celebrati i progetti d’inclusione ed i CUS che li hanno attuati

Dima: “L’istituzione di domani deve essere anche questo. La strada è tracciata”

 

Confronto, inclusione, futuro: queste le tre parole chiave che hanno caratterizzato un fine settimana di lavori tanto intenso quanto piacevole e costruttivo. Tre giorni in cui i CUS di tutta Italia hanno avuto modo di poter dibattere su tematiche riguardanti lo sport inclusivo, conoscere le nuove progettualità sul tema promosse dal CUSI e soprattutto confrontarsi guardando avanti, per intraprendere al meglio la strada verso il futuro dello sport universitario.

I Centri Universitari Sportivi italiani, chiamati a raccolta dal presidente Dima, si sono riuniti a Sabaudia a partire da venerdì 21 fino a domenica 23 gennaio: “È evidente che un’organizzazione così grande che coinvolge gli studenti ed il mondo delle università, non può non aprirsi alla sfera dell’inclusività” – commenta il massimo dirigente del CUSI – “Lo abbiamo fatto già da prima della pandemia ed abbiamo incrementato le attività durante questi ultimi, durissimi, anni. E continueremo a farlo con determinazione, perché la strada che abbiamo tracciato tutti insieme verso un sistema sportivo universitario che alle ordinarie attività agonistiche e ludiche aggiunge progettualità mirate all’inclusione, è quella giusta. Non possiamo dirigerci in altra direzione”.

La kermesse è stata vissuta con entusiasmo dai delegati dei CUS e dai rappresentanti del mondo accademico, ospiti da sempre graditi allo sport universitario, che hanno dato vita ad un grande evento di confronto e dibattito, il primo di natura non prettamente sportiva tenutosi in presenza post pandemia. Presenti le massime istituzioni del governo sportivo, che hanno attestato la bontà del macro-progetto CUSI Sport Inclusivo con i saluti inviati tramite video messaggi dal presidente CONI Giovanni Malagò e dal presidente di Sport e Salute Vito Cozzoli, con la presenza del Membro Giunta CONI Paolo Pizzo, del Membro del Consiglio Nazionale CONI Angelo Giliberto e di Roberto Fabbricini, già Segretario Generale del CONI e amico di sempre e da sempre dello Sport Universitario, a cui si è aggiunta la partecipazione da remoto del Capo del Dipartimento per lo Sport Michele Sciscioli.

Il CUSI del futuro deve essere anche questo. Oltre ad un concreto bagaglio sportivo che già esiste e che andrà sempre più implementato, sentiamo il dovere di aprirci sempre più al sociale includendo le fasce di popolazione più deboli grazie alla nostra presenza così capillare su tutto il territorio nazionale” – continua Dima – “Possiamo riuscirci soltanto puntando con determinazione sui giovani e sulla formazione. Possiamo migliorarci unicamente ringiovanendoci ed alzando il livello della nostra classe dirigente con percorsi continui di alta formazione. La direzione dell’ente è questa, e faremo il possibile per portare questa mentalità anche in periferia, in modo da poter crescere davvero tutti insieme”.

Il focus principale dei lavori ha consentito di approfondire la rendicontazione ai presenti dei progetti realizzati sin dal 2018 ed oggi ultimati come SPIN, SIAMO SPORT e SPINABILITY. Molto sentito dai partecipanti il momento delle premiazioni, in cui i CUS hanno ricevuto la giusta gratificazione per il nobile lavoro svolto in queste ultime complicate annate sportive.

Ulteriori momenti rilevanti sono stati la presentazione della ricerca “La doppia carriera degli studenti atleti nelle università italiane” portata avanti dal CUSI con il patrocinio di CONI e CRUI e distribuita ai presenti sotto forma di volume; così come è stato dedicato ampio spazio tra gli interventi all’illustrazione degli inediti progetti in partenza di SPONC! – Sport non convenzionale per tutti e SMARTSPORT, innovativa progettualità che coinvolgerà anche le famiglie degli sportivi e non solo gli atleti dei CUS.

La collaborazione tra istituzioni è la chiave di volta per poter progredire” – ha concluso il presidente Dima – “La riforma statutaria e la trasformazione in federazione sono due pilastri fondamentali di un CUSI che vuole crescere guardando con determinazione al futuro. Il percorso evolutivo in FSN è in corso da tempo e ringrazio il CONI per il costante e prezioso supporto che sta fornendo, così come intendo sottolineare l’importanza dell’istituzione, dopo diversi mesi di sano confronto, della Commissione Paritetica tra CUSI e CRUI che porterà alla revisione dello statuto in vista di un rinnovato e riformato modello di sport universitario, per lo sport e per le università”.

Progetti, collaborazione, crescita: il fine settimana di Sabaudia segnerà lo spartiacque nel lungo percorso di crescita intrapreso dal CUSI.

 

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